Ancora guai per Streetview 'spione', ingloba i dati personali tramite wi-fi

Ancora problemi per StreetView, e Google è stato costretto a coprirsi il capo di cenere: il colosso di Mountain View ha ammesso di aver raccolto per oltre tre anni "per errore", con le vetture del suo servizio di mappatura fotografica a livello stradale, messaggi di posta elettronica e altre informazioni personali scambiate dagli internauti attraverso reti Wi-Fi aperte. StreetView era già finito nel mirino di autorità e di associazioni in difesa della privacy per la sistematica mappatura fotografica di città del mondo che talora si era imbattuta in persone a cui essere riprese era risultato assai poco gradito. Stavolta il caso è scoppiato in Germania, dove le leggi sulla privacy sono molto severe e dove il servizio non è stato ancora introdotto: "Nove giorni fa - ha fatto mea culpa sul sito aziendale l'ingegnere capo Alan Eustace - l'autorità tedesca ci ha chiesto di verificare i dati Wi-Fi raccolti dalle Google StreetView Car per alcuni dei nostri servizi basati sulla geolocalizzazione come Google Maps per cellulari. Esaminando il materiale abbiamo scoperto che per errore sono stati salvati anche dati 'payload', cioé le informazioni inviate attraverso reti Wi-Fi aperte". Google si è accorto a questo punto di aver ammassato dati pari a 600 gigabytes, l'equivalente di un hard drive, in decine di paesi ma che questi dati consistevano solo di frammenti di attività delle reti wi-fi aperte. Il gigante delle ricerche online ha assicurato che in questi dati non sono compresi servizi web protetti da password né dati di reti wireless protette da un codice. L'azienda californiana, che ha attribuito l'errore a un progetto sperimentale utilizzato per programmare le attrezzature sulle auto di StreetView, ha ora intenzione di cancellare questi dati. Le auto di StreetView sono state mandate in garage e Google ha annunciato di essere in contatto con le autorità di diversi importanti Paesi, tra i quali Stati Uniti, Germania, Francia, Brasile e Hong Kong in Cina, per stabilire come procedere alla rapida eliminazione delle informazioni. StreetView, accessibile su Google Maps, è stato introdotto nel 2007 e mostra immagini a livello stradale da città in numerosi paesi tra cui l'Italia. http://www.ilcapoluogo.com/site/Rubriche/Hi-tech-e-Scienza/Ancora-guai-per-Streetview-spione-ingloba-i-dati-personali-tramite-wi-fi